Scrittore italiano. Nato da famiglia di umile
origine, non terminò gli studi; militò tra le fila del Partito
Socialista e dal 1946 al 1950 fu sindaco di Tricarico, carica che dovette
abbandonare a causa dell'accusa, poi rivelatasi infondata, di
irregolarità amministrative. In seguito fu impiegato presso l'Istituto
agrario di Portici. Le sue opere, comparse postume, affrontano i problemi
sociali della sua terra, giungendo, soprattutto nei versi, a risultati di
indubbia genuinità lirica. Si ricordano: l'inchiesta
Contadini del
Sud (1954); il romanzo autobiografico
L'uva puttanella (1955),
rimasto incompiuto; le raccolte di poesie
È fatto giorno (1954),
che unisce ai toni elegiaci dell'Ermetismo modi e movenze epico-popolareschi, e
Margherite e rosolacci (1978); il volume di racconti
Uno si distrae al
buio (1974) (Tricarico, Matera 1923 - Portici, Napoli 1953).